giovedì 1 ottobre 2009

Intervento dell'On. La Morte (PdL): Petrolio italiano: una risorsa da scoprire [Ancora?! Basta, ndr]

Oggi pubblichiamo una curiosa – benchè interessante - interrogazione dell'Onorevole La Morte (PdL) ai Ministri competenti per tema d'intervento, relativamente all'estrazione petrolifera in Basilicata. L'Onorevole La Morte fa un veritiero elenco di sciagure che si sono abbattute e continueranno ad abbattersi sul nostro territorio (emigrazione giovanile – che c'era pure prima di sapere di galleggiare su un mare tossico - avvelenamenti delle piante e della biodiversità, royalties che non sono servite a nulla: benchè se ne chiedano di più, sic!) che quasi ci piglia il coccolone. Chiaramente l'obiettivo è la Regione (che ha una dose MASSICCIA di responsabilità, non dimentichiamolo) poiché in Italia siamo in campagna elettorale perenne e l'anno prossimo ci sono le regionali . Ma l'Onorevole La Morte ne ha per tutti, anche per il piccolo comune di Corleto, quasi reo di aver “affittato” in spirito libertario - e per ben cento anni - il terreno alle compagnie petrolifere. Ne ha meno per lo Stato ai suoi livelli più alti benchè esso avrebbe tutto il diritto-dovere di avocare a sé la decisione di chiudere immediatamente i rubinetti. Ai Suoi al Governo, l'Onorevole trasferisce l'opportunità (anche elettorale) di avere subito qualche soldo in più, un gasdotto più efficiente, le “infrastrutture” (che, chissà perchè, dovrebbero arrivare solo in quanto c'è il petrolio!), e qualche impiantuccio per la cattura dell'idrogeno solforato (a ragione definito nell'intervento un “VELENO”) mentre ai Cari (per quanto ci costa a noi vivere) Elettori (passati - presenti ed egli spera - futuri) si lascia in eredità una comica lagna.
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Intervento dell'On. La Morte (PdL): Petrolio italiano: una risorsa da scoprire
Per sapere - premesso che: la Basilicata è il bacino petrolifero più grande dell'Europa continentale con oltre un miliardo di barili di petrolio complessivi stimati nel suo sottosuolo e solamente la Val D'Agri custodisce, con i suoi 47 pozzi, dicono le stime ufficiali, circa 465 milioni di barili (finora ne sono stati estratti 11 milioni) che, al valore corrente di 90-100 dollari al barile, formano un tesoro di quasi 50 miliardi di euro; i pozzi petroliferi hanno una profondità media di 3-4 mila metri con una successione stratigrafica del terreno sottostante difficile che comporta notevoli sforzi logistici di trivellazione ed altissimo impatto ambientale; il lavoro manca come prima e le opere infrastrutturali importanti per la crescita della Regione stentano a realizzarsi, mancano i fondi e i prestiti agevolati agli imprenditori del posto e a chiunque volesse investire in Basilicata, tant'è che soprattutto i giovani continuano ad emigrare; le royalties che le compagnie petrolifere pagano alla Basilicata per estrarre l'oro nero sono pari al 7 per cento (4 per cento se il petrolio viene estratto in mare) e sono tra le più basse al mondo se si pensa che oggi il Venezuela, la Bolivia e L'Ecuador rinegoziano i contratti per portarle oltre il 50 per cento; l'accordo di Tempa Rossa, siglato nel 2006 dalla Regione Basilicata con la Total, la Esso e la Shell, che doveva consentire alla Regione di dotarsi di un sistema di monitoraggio ambientale efficiente da 33 milioni di euro e fornire gratuitamente tutto il gas naturale estratto con un minimo garantito di 750 milioni di metri cubi alla Società energetica lucana con l'effetto di avere una bolletta del gas del 10 per cento meno cara, si è realizzato solo in minima parte, visto che la maggior parte della gente, per le carenze infrastrutturali che riguardano lo sviluppo della rete del gasdotto, non può fruire del servizio; la Val D'Agri doveva diventare un parco nazionale per la sua bellezza paesaggistica, naturalistica e per la sua biodiversità che la caratterizzano; nei terreni circostanti la Val D'Agri vengono coltivati particolari specie di legumi, sono presenti notevoli estensioni di vigneti ed uliveti e la maggior parte del territorio lucano è disseminato di aziende biologiche ed agriturismi che danno lavoro a numerose famiglie; se non si interviene immediatamente, potremmo assistere nei prossimi anni ad un vero e proprio disastro ecologico, già oggi l'aria, l'acqua e persino il rinomato miele della Val D'Agri, sono sempre più ricchi di idrocarburi, di benzeni ed alcoli, secondo quanto sostiene una ricerca dell'Università della Basilicata pubblicata dall'International Journal of Food Science, and Technology ed i limiti di emissione di idrogeno solfato sono 10.000 volte superiori a quelli degli Stati Uniti mentre il monitoraggio di queste sostanze avviene solamente due o tre volte l'anno; la fiducia verso l'Arpad, l'Agenzia regionale di protezione ambientale, è andata vieppiù affievolendosi nel corso degli anni, da parte dei cittadini lucani, tanto è vero che ci sono alcuni Comuni, tra cui Corleto Perticara, il quale ha ceduto alla Total per 99 anni e per 1,4 milioni di euro il diritto di superficie su un'area di 555 mila metri quadrati in cui realizzare il centro olii, che hanno deciso di effettuare i controlli ambientali in maniera indipendente attraverso un proprio sistema di monitoraggio ambientale; l'Europa ha attuato una politica energetica che impone la riduzione dei gas serra del 20 per cento entro il 2020, nonché volta a condurre negoziati internazionali mirati a raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi che contribuiranno a scongiurare che la temperatura del pianeta salga di più di 2 oC, ovvero il livello che sempre più scienziati considerano il punto di non ritorno; quasi tutti i Paesi del Mondo sono concordi nel ritenere che sia giunto il momento di attuare uno sviluppo economico-industriale sostenibile capace di garantire la sopravvivenza della biodiversità ambientale attraverso l'aumento e la creazione ex novo di centrali che utilizzano fonti rinnovabili, tant'è che lo slogan lanciato nella Carta di Siracusa - documento finale del G8 Ambiente - è Biodiversity is business, la biodiversità non più intesa come limite ma come risorsa ed opportunità di sviluppo; in Basilicata, si sta compiendo l'operazione contraria, si sta distruggendo la biodiversità della Regione per estrarre il petrolio ed il gas che, al contempo, attraverso il loro utilizzo come fonti energetiche, sono i principali responsabili dell'aumento di CO2 nell'aria e del conseguente aumento della temperatura che porta a dei cambiamenti climatici tali da mettere in serio pericolo la vita sul nostro pianeta e di annientare le nostre economie; l'Italia è, tuttavia, tra i Paesi dell'UE quello che ha maggiore efficienza energetica come dimostra anche l'accordo tra l'amministratore delegato dell'ENEL, Fulvio Conti, ed il Ministro dell'ambiente australiano, Tony Burke, in base al quale sarà l'ENEL uno dei membri fondatori del Global Carbon Capture and Storage Institute, organismo che in Australia studierà le tecnologie di cattura della CO2 -: se i Ministri interrogati non intendano attuare in Basilicata tutte quelle politiche volte a salvaguardare la biodiversità e l'ambiente in generale con la diffusione, accanto ad ogni centrale di produzione di energia, di impianti di cattura e stoccaggio della CO2 e dei veleni derivanti dalla raffinazione del petrolio come l'idrogeno solforato, un sottoprodotto del processo di idro-desulfurizzazione del petrolio, che inquinano l'aria ed il sottosuolo; se, al contempo, i Ministri interrogati non intendano destinare maggiori risorse finanziarie per risollevare e sostenere il settore agricolo e tutti i comparti ad esso collegati, che hanno rappresentato e vogliono continuare ad essere una fonte di reddito importante per la popolazione lucana; se non ritengano opportuno e necessario aumentare notevolmente le royalties in modo tale che rappresentino una cospicua risorsa finanziaria da utilizzare sia per la bonifica ambientale che per la realizzazione di tutte quelle opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo della Basilicata, compresa un'effettiva riduzione della bolletta energetica.

fonte:
http://www.avvisatore.it/Default_Dettaglio.asp?IDArt=9255

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