Vince Michele Grieco. Paterno è deberlusconizzata

Michele Grieco, con 814 voti, è il nuovo Sindaco di Paterno, che da oggi è, insieme a tanti altri Comuni del nostro paese, definitivamente deberlusconizzata. Purtroppo per il Sindaco uscente, Severino Notarfrancesco, 802 voti, a questo giro di Valzer non ha funzionato la tecnica di mascherare sotto le sembianze della solita ed apparentemente ingenuotta Lista Civica, le politiche lacrime e sangue del centrodestra berlusconiano. Complice pure una gestione discutibile del risorse urbane e rurali del territorio - per gran parte abbandonato o degradato - una disoccupazione ed una sottoccupazione a due cifre che non è riuscito ad arginare, ed un'emigrazione giovanile che è diventata emorragia inarrestabile, la maggioranza dell'elettorato paternese ha bocciato l'operato dell'Amministrazione e decretato la fine del regno dei supporters locali del Sultano di Arcore. Ad onore del vero anche questa volta il cosiddetto centrosinistra ce l'ha messa tutta per perdere, e lo scarto di soli dodici voti sta lì a testimoniarlo: due liste più o meno speculari nei programmi e di tendenzialmente analoga collocazione politica - quella capeggiata dal neosindaco appunto, e quella che ha fatto riferimento a Michele Cimetti, 726 voti – sono infatti sembrate a più di qualcuno eccessive per un paese che conta poco meno di 3500 anime. Sulla base delle cifre riportate non è poi difficile capire come un centrosinistra unito avrebbe quasi doppiato i voti del centrodestra locale, ponendosi così al riparo da qualsivoglia sorpresa. Ma così non è stato, e la responsabilità politica di aver spaccato politicamente le famiglie di centrosinistra conducendole ad un finale al cardiopalma va ricondotta per intero ad un atteggiamento scellerato che è il combinato disposto di un fenomeno tipicamente italiano chiamato primadonnismo, e dell'incapacità generale dei due primi Partiti del centrosinistra locale, provinciale e regionale (PD e IdV) a farsi guida politica oltre la frantumazione, preferendo più verosimilmente i giochini classici, stupidi e sottobanco del rischiatutto poltronista e clientelare. Questa breve constatazione politica non può tuttavia far passare in secondo piano il fatto che, subito dopo l'ufficializzazione del voto, centinaia di donne e uomini hanno manifestato per le vie di Paterno tutta la loro gioia per il cambio della guardia. Una sorta di Libertà attesa cinque anni ed oggi finalmente riconquistata. Ci penseremo dunque più avanti ad esaminare nel dettaglio le pecche dei Signori del Potere partitocratico locale, che hanno rischiato di riconsegnare Paterno ai piccoli fans del Signore dei Tranelli. Per ora godiamoci la festa!

Francesco Fumarola