martedì 19 luglio 2011

Si dimette il Consigliere Michele Cimetti: una valutazione

Michele Cimetti, ex candidato a Sindaco della lista “Progetto Comune” e Consigliere di minoranza al Comune di Paterno, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico. A chi scrive non sono note le ragioni della scelta e dunque, nel buio, quello che si può fare è brancolare un ragionamento schematico fondato sull'ipotesi peggiore: motivazioni di natura strettamente politica. Divergenze dentro la lista? Nel Partito di Riferimento? Chissà. Tuttavia, se così fosse, il gesto apparirebbe discutibile, poiché, pur riconoscendo il valore politico della persona che lo sostituirà, certamente si priverebbe il Consiglio del portavoce politico di oltre seicento elettori/elettrici paternesi, per il quale esse/i si sono evidentemente spesi. Inoltre, ma non è cosa da poco, in virtù della necessità di intraprendere un percorso politico che ricostituisca un centrosinistra compatto per mettere in sicurezza Paterno dal ri-attacco delle destre alle prossime amministrative, queste dimissioni complicano le cose: un centrosinistra più debole in Consiglio è senz'altro un centrosinistra più debole fuori dal Consiglio. Termina qui il ragionamento schematico. Ma le cose stanno davvero come le abbiamo brevemente descritte? Fuori dagli schemi cosa c'è? Qui il terreno si fa più scivoloso. A tenere conto delle voci di possibili intese in Consiglio tra minoranza di centrosinistra e minoranza di centrodestra, dovremmo addirittura parlare, paradossalmente e con brivido salutare, di indebolimento dell'“asse delle minoranze”. Qual è la verità, allora: con le dimissioni del Consigliere Cimetti si è indebolito l'asse delle minoranze o quello della potenziale e storicamente necessaria riaggregazione di centrosinistra, sia dal versante della maggioranza che da quello della minoranza? Gli elementi a disposizione per confermare la prima o la seconda ipotesi sono purtroppo pochi. Certo è che una continuità nell'azione del Consigliere Cimetti sarebbe stata auspicabile, almeno per fare un pò più di chiarezza sulle strategie in campo: se non altro perchè, visto che PD ed IdV locali dormono, sapere che cosa voglia fare il  centrosinistra di minoranza rispetto al centrosinistra di maggioranza (e viceversa, naturalmente) e perfino rispetto alle destre in minoranza non è questione di lana caprina. Peccato.
Francesco Fumarola

1 commento:

  1. E' vero, non dobbiamo, nè possiamo giudicare le motivazioni sottostanti alle dimissioni in questione, in primo luogo perché' non ci è dato conoscerle, ma anche in quanto ciascuno è libero di adottare le decisioni che ritiene più opportune.
    Vale la pena, in primo luogo, sottolineare come in sede di consiglio comunale la maggioranza abbia evitato accuratamente di strumentalizzare l'accaduto.
    Sarebbe stato fin troppo facile "dare una lettura orientata dell'evento", ma per correttezza ed anche per l'assenza del diretto interessato, si è evitato ciò.
    Tuttavia, non sembra del tutto vano fare qualche riflessione, anche perchè non si può accettare tutto passivamente.
    Penso che sarebbe stato quanto meno corretto che il consigliere dimissionario si presentasse alla seduta del consiglio durante la quale si discuteva delle sue dimissioni anche soltanto per rendere personalmente pubblica la propria decisione, e ciò in quanto chi si reca nelle case dei cittadini per chiedere loro il voto non può esimersi dal rendere conto delle decisioni politiche che successivamente assume.
    E' toccato al consigliere subentrante tentare di fornire le motivazioni delle dimissioni.
    Al riguardo, il neo- consigliere ha parlato di "motivi politici", "questioni di partito".
    Di fronte a tali affermazioni sia consentito nutrire qualche perplessità. Ma di cosa stiamo parlando? quale partito? forse lo stesso IDV che si è scisso durante la campagna elettorale sostenendo alle comunali due liste contrapposte? chi potrebbe accettare le direttive di un partito così poco affidabile? forse i passaggi risultano chiari esclusivamente a chi è addentrato nelle logiche di partito? sinceramente non credo che siano state fornite spiegazioni sufficienti a chi ha votato e sostenuto una lista e credeva in quello che avrebbe dovuto essere un "progetto comune".

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