mercoledì 23 febbraio 2011

"Centrosinistra unito alle prossime Comunali"

Il Centrosinistra paternese serra le fila in previsione delle imminenti Elezioni Amministrative che vedranno eleggere il nuovo Sindaco del ridente centro valdagrino. Da un vertice congiunto, al quale hanno preso parte esponenti dei vari partiti espressione del Centrosinistra locale (Partito Democratico, Italia dei Valori, Popolari uniti, Paterno Città Futura), è emersa netta e forte la “volontà di addivenire ad una soluzione condivisa”. Tutti concordi, quindi, nel ritenere di vitale importanza e di precipua necessità l’individuazione di “un unico candidato che sia espressione condivisa della volontà di tutto il Centrosinistra paternese”. “In nome dell’imprescindibilità dell’unitarietà d’intenti, che in questo frangente deve animare le varie forze del Centrosinistra a Paterno, bisogna decidere congiuntamente ed individuare una soluzione condivisa in piena autonomia, senza invasioni di campo dirigiste e senza ingerenze esterne”. Viceversa, ogni candidatura che possa trapelare in questo periodo è “da considerarsi come candidatura a titolo personale o, meglio ancora, autocandidatura personale”. Le parole d’ordine, dunque, sono “unione”, “unità”, “condivisione”. Basta con le divisioni, con le spaccature e con la frammentazione che, alla precedente tornata elettorale, ha, di fatto, consegnato la vittoria all’attuale maggioranza di Centrodestra. Memore degli errori del passato, il Centrosinistra paternese, che l’irrefragabilità dei numeri indicano come la forza politica preponderante del paese, vuole presentarsi compatto ed unito alle prossime Elezioni Comunali, per scrivere una nuova pagina della politica locale ed inaugurare una nuova stagione politica. C’è, infatti, l’esigenza di “sovvertire un trend negativo. Bisogna “defenestrare” questa maggioranza che ha portato il paese ad un punto di non ritorno, confinandolo in uno stato di precarietà, degrado e dormienza. C’è la necessità di fornire un’alternativa credibile e capace al paese, un’alternativa che non si accontenti di gestire l’ordinaria amministrazione, come si limita a fare, peraltro male, l’attuale maggioranza, ma che sappia programmare e costruire”.

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