Per la tesi di Michele Cimetti, lo si diceva prima, le cose sono andate diversamente: Michele Grieco è Sindaco grazie al contributo complice di una serie di distrattori di voti correntizi ed antagonisti interni al suo Partito ed al PD (e così si scoprì che i Consiglieri regionali andarono alla Guerra l'un l'altro armati): "l'altro consigliere regionale […] ed i suoi collaboratori di Paterno, fra cui un componente del coordinamento provinciale IdV, hanno apertamente appoggiato la lista di Grieco”. Si può controbattere in due modi:
uno, banale, non si capisce perchè in Italia quando si vince vincono tutti (Partiti compresi) mentre quando si perde è sempre colpa di qualcuno che rema contro (in questo caso i franchi tiratori dell'IdV e del PD lucano) e mai delle strutture. Di più, se ciò fosse vero i Partiti coinvolti perderebbero due volte, perchè evidentemente il meccanismo di gestione democratica interna non è centralizzato ma ramificato(per usare un eufemismo). Inoltre, se qualche "Responsabile" avesse davvero votato e fatto votare per Michele Grieco, non si capisce quale sarebbe la colpa di Michele Grieco: se uno accoglie Scilipoti, Mastella o Calearo nel Partito poi non può mica prendersela con il dirimpettaio quando le cose vanno male!
due, pur ammettendo che l'elettorato sia fatto tutto da gonzi e che il 7% in più ottenuto dalla lista Grieco rispetto al 2006 sia integralmente riconducibile alla distrazione operata dall'altro consigliere regionale come si spiega che la lista Cimetti, pur avendo l'appoggio di due autorità politiche regionali (Presidente compreso!) e di una provinciale, sia passato dal 31,31% del 2006 al 31,00% (-0,31%) secco? Evidentemente o la tesi politica avanzata dall'ex candidato sindaco ha qualche falla oppure siamo di fronte ad una crisi d'autorità politica da parte di Autilio, Macchia e De Filippo: se così fosse sarebbe una bella gatta da pelare, qualitativamente superiore ai destini locali. Occhio!
I dati di fatto sono, a nostro avviso, impietosi. Ci rivolgiamo perciò ad IdV e PD: se si sottovaluta una forza (quella di Grieco) in grado di portare nel 2006 oltre settecento voti; se in cinque anni non si lavora per valorizzare questa risorsa per il bene di tutta la base paternese di centrosinistra; se i massimi dirigenti provinciali e regionali producono un'emorragia di consensi in seno alla lista che appoggiano piuttosto che fornire un valore aggiunto, forse qualche errore di pianificazione politica è stato commesso. Sarebbe dignitoso che chi ne abbia facoltà azzeri i vertici locali di IdV e PD, iniziando subito dopo a lavorare per ricucire con l'altra lista di centrosinistra, di modo da arrivare nel 2016 finalmente uniti (tutte/i!) all'appuntamento con il voto. Perchè le destre, e continuiamo a pensare che non sia un concetto troppo complicato da intendere, vanno sempre messe in minoranza, anche quando si nascondono sotto le mentite spoglie di una listarella civica. E' di gran lunga più opportuno isolare quelle, piuttosto che spaccare le famiglie di centrosinistra.
Francesco Fumarola
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