Per comprendere la politica in Basilicata a volte
può essere utile scandagliare il voto di un
piccolo borgo come Paterno. Nel comune della
Val d’Agri clima da Guareschi per la riconquista
del municipio da parte delle forze paesane autonomiste
e di sinistra che grazie all’ingegnere Michele
Grieco hanno vinto sui berluscones per soli 12
voti. Il rappresentante della destra era sindaco
uscente e consigliere provinciale del Pdl e celebre alle
cronache come Severino Notarfrancesco. Era un
sindaco che frequentava le Feste dell’Unità con salsicce
ed ex comunisti per preparare la notte degl’inganni
un lustro fa, quando, alla vigilia della presentazione
delle liste, con colpo felino presentò una lista
di ex assessori Ds che avevano gabbato gli amici
della Margherita. Una bella vittoria per Notarfrancesco,
che poi piazzò nel collegio circostante la sua
elezione al consiglio provinciale sotto le insegne del
Pdl. Un ribaltone mal digerito dai paternesi di sinistra.
Ma anche a Paterno i partiti hanno la loro gerarchie.
E ti succede che il consigliere regionale Autilio,
molto quotato in valle e luogotenente lucano di
De Magistris, insieme al segretario della sezione del
Pd impongano una svolta giovanilista puntando
sull’avvocato Michele Cimetti che gode anche della
fiducia del consigliere provinciale Idv Macchia. Una
sinistra spaccata a Paterno. Tante le ansie per il voto
utile e unito mancato. Ai bar di paese tante imprecazioni
contro chi ha spaccato e non unito. Ma la democrazia
ha la forza dei suffragi e così nell’urna il
giovane Cimetti di schede ne raccoglie solo 726 e
possiamo dire che l’elettorato ha punito Autilio, i
furbi del Pd e la partitocrazia di ogni colore, anche
quella berlusconiana da ribaltone gabbata da quei
12 voti che hanno il sapore dell’autodeterminazio -
ne. Ingegner Grieco, sindaco di Paterno, le auguriamo
di costruir la città futura che sta nel logo della
sua lista dal sapore gramsciano. Il resto lei lo conosce.
E cioè le sezioni chiuse per cinque anni che riaprono
ad un mese dalle elezioni e qualcuno che si
presenta da lontano e decide per tutti. Ma a Paterno
hanno scelto i cittadini. A lei ora il compito di ben
amministrare, senza farsi incantare da sirene lontane.
Paride Leporace
Fonte: Il Quotidiano della Basilicata - 20.05.2011
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