venerdì 14 maggio 2010
Il Consigliere comunale di Paterno, Maico Fortunato, lancia l'allarme sull'aumento ingiustificato, illegittimo e vertiginoso (300%) della Tarsu.
PATERNO – Il Consigliere comunale di Paterno Maico Fortunato, appartenente al gruppo di minoranza “Paterno Popolare”, si è reso promotore di una sonora e decisa protesta nei confronti della maggioranza per quanto deciso dalla Giunta comunale in ordine all’aumento vertiginoso delle tariffe e delle aliquote Tarsu, pari all’impensabile ed assurda soglia percentuale di circa il 300%. Fortunato, nell’argomentare sulla questione, fa notare che: “Il Codice dell’Ambiente, entrato in vigore il 29.04.2006, che ha comportato l’abrogazione della Tia, accenna a nuovi criteri di calcolo e determinazione della tariffa e delle agevolazioni che dovranno essere attuati con apposito regolamento, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della parte quarta del presente Decreto”. “A tutt’oggi – spiega il Consigliere Maico Fortunato -, però, tale regolamento attuativo non è stato ancora emanato. Conseguenza di tale mancanza da parte dello Stato è che il Codice dell’Ambiente resta tuttora inapplicabile e, pertanto, non può che applicarsi ancora il regime della Tia”. Riassumendo, si prende atto che il Codice dell’Ambiente non è tutt’oggi applicabile, in quanto manca il regolamento di attuazione. Pertanto, pur se il D. Lgs 152/2006 ha abrogato la Tia, al fine di evitare un pericolosissimo vuoto normativo, il D. Lgs. 22/1997 (che istituiva la Tia) risulta essere l’unica Legge applicabile, soprattutto se si dimostra che alla data dell’1.1.2010 la Tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) non è stata prorogata. “Di conseguenza – fa notare il Fortunato – se, per ipotesi, i Regolamenti comunali dovessero continuare ad applicare la disciplina della Tarsu, tali provvedimenti sarebbero da considerare illegittimi e si verrebbe a creare, inevitabilmente, una perdita di gettito per tutto il 2010, poiché non è possibile chiedere il pagamento di una tassa che non esiste più. Alla luce di tale considerazione, risulta evidente che tutti i Comuni d’Italia che applicano la Tarsu devono necessariamente passare alla Tia dall’1.1.2010”. In ragione di una tale impostazione, il Consigliere d’opposizione ritiene che: “Le continue norme fiscali, che si intersecano e si prorogano senza un chiaro disegno, portano ad un disorientamento che penalizza il contribuente ed il legislatore, con gravi danni alle casse dello Stato e degli Enti Locali; per risolvere il problema è necessario un urgente intervento legislativo che sani il vuoto normativo e proroghi in maniera chiara e trasparente la Tarsu per il 2010”. “In conclusione – a parere di Maico Fortunato – tutti i cittadini non sono più tenuti a pagare la tarsu. Se, quindi, i Comuni, ed anche il Comune di Paterno, continuano ad applicare la Tarsu, le prossime cartelle esattoriali per il prelievo della stessa Tassa, se riferite all’anno 2010, potranno essere impugnate entro 60 giorni davanti alla competente Commissione tributaria e non dovranno essere pagate poiché esternazione della riscossione di una Tassa non più dovuta in quanto non più prevista dalla Legge. Inoltre la Corte dei Conti dovrà intervenire per condannare quei Comuni, e con essi anche il nostro, che continuano ad applicare la Tarsu senza una normativa statale.” In ultimo, entrando più nello specifico, Fortunato ritiene “illegittima la Delibera della Giunta municipale, sia perché la modifica della Tarsu è di chiara competenza del Consiglio comunale, sia perché l’aumento non ha tenuto conto del “principio della gradualità””.
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