Contribuiamo alla socializzazione della replica del Segretario di Circolo PD di Paterno al nostro articolo Si dimette il Consigliere Michele Cimetti: una valutazione, ringraziandolo naturalmente dell'attenzione, non proprio generosa. Il fatto che un grande Partito replichi ad un piccolo giornale scambiandolo evidentemente per un altro grande Partito ci incoraggia a continuare su questa strada. Viva la critica, anche negativa, e Buona lettura a tutte/i
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Quale sorte per le “VITAMINE PER PATERNO”?
Un foglio pieno di “cazzate”, lasciateci passare il termine, nel quale sono riportati ragionamenti fatti da altri....”i sapientoni della politica”.
Ci chiediamo quale sia il significato dell'esposizione di simili argomentazioni.
Aiutare i cittadini a comprendere meglio le scelte alla base delle dimissioni del consigliere Cimetti?
Beh per quanto ci riguarda, rispettiamo le decisioni del consigliere dimissionario, ma dalle stesse ci dissociamo.
Sulle voci di possibili intese in consiglio, tra noi e la minoranza di centrodestra ci viene da sorridere, dicerie queste, evidenziate dai camaleonti della politica che a Paterno anno gestito il potere per 30 anni seminando odio tra la popolazione e proiettndo il paese verso il fanalino di coda di questa splendida valle. E' grave e scandaloso...hanno fallito quando erano al timone della nave....e sicuramente falliranno definitivamente in questa fase di “ancoraggio” trasformando il proprio ruolo da Comandanti di bordo a Generali di Stato Maggiore esercitando pieni poteri sulla squadra di bordo.
Se solo chi ha scritto quel foglio avesse partecipato al consiglio di lunedì 18 c.m. Avrebbe ben capito che la nostra è una minoranza che va avanti per la propria strada senza condizionamenti e accordi.
L'opposizione a Paterno c'è ed è intenzionata a farsi sentire, in quello che per definizione deve essere il ruolo di garanzia e controllo circa l'operato dell'amministrazione.
Il Pd locale non dorme anzi è attivo e attento alle problematiche della comunità Paternese, è pronto e disponibile al confronto per qualsiasi decisione di carattere politico e programmatico mettendo a disposizione per il bene comune la propria CLASSE DIRIGENTE LOCALE, PROVINCIALE E REGIONALE.
Noi l'impegno ce lo metteremo pur ribadendo, e non potrebbe essere altrimenti, il ruolo di forza di opposizione che ci apprestiamo a ricoprire.
Per faare qualcosa per Paterno, per dare un contributo alla crescita del nostro paese, non basta fare volantinaggio o aprire un forum su Facebook ma esporsi in prima persona al giudizio dei cittadini, i quali trarranno le loro conclusioni sul lavoro svolto alla fine della consiliatura, e non perchè dei sapientoni di turno hanno illuminato le loro menti.
Il Segretario del Circolo Pd di Paterno
martedì 2 agosto 2011
giovedì 28 luglio 2011
Accordo con Aquedotto Lucano: Comitato Sor Aqua informa la cittadinanza
Ricordo a tutti che in questi giorni si può sottoscrivere l'accordo con Acquedotto Lucano circa la determinazione dei consumi dal 2003 ad oggi, secondo la tabella stabilita. Sottolineo una cosa importante: il numero componenti familiari è riferito solo a chi ha USUFRUITO del servizio e NON a chi è residente! Il Comitato è a disposizione di tutti sia per chiarimenti che per la compilazione, fermo restando che il Martedì e Giovedì, dalle 15:30 alle 17:30, un funzionario dell'A.L. è presente al comune per la compilazione.
Rosa Fortunato per il Comitato "Sor Aqua"
Rosa Fortunato per il Comitato "Sor Aqua"
lunedì 25 luglio 2011
Un successo entusiasmante: "Dialettando" in Paternese
Tutelare e diffondere in maniera festosa quell'immenso patrimonio di cultura, costume e tradizione che si chiama dialetto è possibile. Lo ha dimostrato ieri la “Pro Loco” di Paterno, organizzatrice della prima edizione di “Dialettando”, sfida simil rusticana tra rioni, dove la spada da sguainare è stata la memoria che custodisce il “Paternese”, lingua contadina masticata e tramandata di generazione in generazione da donne ed uomini di questa terra, tra sudore dei campi e lontananza da emigrazione di fatica viva. Coinvolti tutte/i, giocatrici e giocatori agguerritissime/i come pure le tantissime persone accorse a gustarsi uno spettacolo incredibile fatto di pronomi, aggettivi, antichi nomi dati alle cose - al ferro, all'acqua, al grano, agli strumenti di lavoro, alle unità di misura che contavano terra da arare prima per il latifondista e poi, finalmente, per se stessi - e di nobilissimi soprannomi, che a Paterno sono tuttora più qualificati dei cognomi nel permettere a ciascuno di associare senza possibilità di errore o confusione ogni singolo compaesano alla propria famiglia di appartenenza. In una sequenza di parole che per il moderno sono quasi esoteriche, Kiasciumàra, 'scur, lappùs, vrachttùn, vammàn e tanto altro, si è assistito ad un crescendo incredibile di emozioni, sia per l'incerto equilibrio tra i rioni ma soprattutto per la bellezza dei suoni e dei significati di parole che hanno contribuito ad unificare nella comprensione linguistica questo pezzo di Mezzogiorno d'Italia ben prima che fosse affidato alle amorevoli cure del fiorentino istituzionalizzato. E' stata una serata indimenticabile, che ci auguriamo prima di una lunga serie, dove ognuno ha fatto la propria parte: come non spendere un passaggio per ricordare collettivamente l'impegno di maestranze, giuria ed arbitri. Eppure due parole in più sentiamo di doverle spendere per l'instancabile Rosa Fortunato, ideatrice e bravissima conduttrice dell'evento, e per il professor Maico Fortunato, la cui immensa cultura umanistica vale anche a custodire gelosamente i tratti ed i significati più raffinati del dialetto di Paterno. In conclusione, a fine gara abbiamo rubato tra i presenti alcuni suggerimenti che qui giriamo e che probabilmente potrebbero essere oggetto di discussione per rendere “Dialettando” ancora più bello fin dalla prossima edizione: spazio alla "Recita breve" dialettale e fuochi d'artificio finali con “Il Comizio” su tema scelto dalla giuria. Per la cronaca la prima edizione è stata vinta dal (super)rione Giardini-Raia-Petrara. Olè
Francesco Fumarola
domenica 24 luglio 2011
Rapone: 1-3 Agosto, Festival del Teatro di Figura
Vicoletti e piazze di un caratteristico paesino della Lucania si trasformano in palcoscenico per una tre giorni dedicata al teatro di strada. Rapone, in provincia di Potenza, accoglie la prima edizione di Burattinaria Fest - Festival del Teatro di Figura, in programma dall’1 al 3 agosto 2011.
Guarattellari, burattinai e marionettisti meridionali impegnati nel recupero e nella rivalutazione dell’antica tradizione teatrale popolare, ma anche cantastorie, animatori, attori e musicisti saranno i protagonisti del festival, un’esplosione di creatività che coinvolgerà adulti e bambini.
L’idea di un festival delle arti di strada a Rapone nasce dalla volontà del Comune di Rapone, in accordo con la Regione Basilicata, di rilanciare l’immagine di un piccolo paese rendendolo ancor più caratteristico per le capacità creative dei suoi abitanti. Per questo la realizzazione è stata affidata a due giovani antropologhe, Angela Verrastro e Michela Forgione, da anni impegnate nello studio e nella ricerca sulle arti figurative e di strada con l’Associazione Antrocom Onlus Campania.
Un programma ricco di eventi: si comincia lunedì 1 agosto, ore 17, in Villa comunale a Rapone, con un incontro dibattito dal titolo "Rapone per un turismo culturale. Il recupero della memoria attraverso le fiabe e il Teatro di Figura" a cui parteciperanno, tra gli altri, il Sindaco di Rapone Felicetta Lorenzo, l’Assessore regionale alle Attività produttive Erminio Restaino, il direttore dell’Apt Basilicata Gianpiero Perri, docenti universitari e guarattellari. Alla fine del convegno tutti gli artisti di strada che partecipano al Festival delizieranno il pubblico con una performance collettiva e il gruppo musicale "Liscjh’ e buss" farà da sfondo al buffet di prodotti culinari tipici e all’esposizione dell’artigianato locale. Si danzeranno balli raponesi e si rappresenteranno le fiabe del territorio. La filo diffusione suonerà musiche allegre in ogni quartiere prima dell’arrivo del suo banditore e dei suoi musici che annunceranno gli spettacoli in programma.
Mattatore d’eccezione e guest star dell’evento sarà il maestro Bruno Leone, celebre guarattellaro napoletano e ultimo grande interprete di canovacci classici di Pulcinella che presenta al pubblico di oggi rielaborati con vera poesia e grande perizia.
La tecnica e il repertorio che utilizza viene dall'arte delle guarattelle napoletane, arte appresa da Nunzio Zampella ultimo grande maestro napoletano, perpetuando così una tradizione che risale ai girovaghi e saltimbanchi medioevali.
Amalia Ruocco si esibirà in danze aeree utilizzando tessuti e cerchi, LeggendARIA e TessuTango i titoli delle sue suggestive e seducenti performance.
Il clown fantasista Guido Burzio, in arte Kaos, presenterà Aghi di spugna, performance clownesca dove gli strumenti del circo raccontano storie e interagiscono con il pubblico: giocolerie con palline, cerchi e clave di fuoco, equilibrismi, musica con sax, percussioni e voci, micromagie sono i protagonisti.
La compagnia di teatranti "La baracca dei buffoni" porterà tra le strade di Rapone uno spettacolo poetico itinerante, accompagnato da mangiafuoco e fachiro dell'Associazione Vulturbabylandia. Tra le compagnie di guarattellari ritroviamo Maridiluna dell'attrice e performer Roberta Di Domenico De Caro e della spalla musicante Antonio Aiese e la compagnia di Selvaggia Filippini.
I luoghi che faranno da palcoscenico alle rappresentazioni sono stati riprogettati come aree verdi per l’occasione: Scazzamauriedd ospiterà Pulcinella nella sua dimora, la Villa Comunale; alla Neviera, tra le sette Masciare, ritroveremo a ballare il sabba la ‘morte a tre facce’; vicino alla piccola Cappella del Calvario accanto all’ululato del Lupo comunale sentiremo l’abbaiare del cane guarattella e agli Uscigli vedremo Teresina fuggire dalle grinfie di Manalongh.
Burattinaria Fest è un festival di teatro ma soprattutto una grande festa che vuole diventare un appuntamento fisso nell’agenda dei raponesi, degli artisti e, soprattutto, del pubblico appassionato.
Con questa prima edizione il festival farà da apripista a Rapone paese delle fiabe, progetto con cui il Comune di Rapone partecipa al P.I.O.T. Basilicata NaturaCultura con l’obiettivo di offrire un nuovo modo di guardare al territorio fatto di magie e suggestioni ispirate dai racconti popolari di antica tradizione e dal grande fascino dei luoghi.
La sinergia tra il teatro di figura e le fiabe orali raponesi viene riscoperta e lanciata a Rapone con un unico obiettivo: tramandare le storie orali recuperando due tradizioni che stanno sempre più scomparendo. Comune denominatore sono le storie: il teatro di figura possiede antichi canovacci, Rapone tante storie raccontate dai nonni davanti a un camino. Entrambe sono narrazioni con personaggi fantastici, con storie che fanno sorridere ma che incutono anche paure, racconti che hanno dei forti valori che si vogliono tramandare di generazione in generazione.
Gli abitanti del paese, inoltre, diventeranno attori protagonisti grazie all’iniziativa “Adotta un Artista”: alcune famiglie ospiteranno, infatti, gli artisti nelle proprie case facendogli conoscere la vita a Rapone, i monumenti, i vicoli del loro paese e delle storie che hanno abitato e che tuttora abitano il paese.
fonte: "Il Quotidiano della Basilicata", edizione cartacea del 23 Luglio 2011
Guarattellari, burattinai e marionettisti meridionali impegnati nel recupero e nella rivalutazione dell’antica tradizione teatrale popolare, ma anche cantastorie, animatori, attori e musicisti saranno i protagonisti del festival, un’esplosione di creatività che coinvolgerà adulti e bambini.
L’idea di un festival delle arti di strada a Rapone nasce dalla volontà del Comune di Rapone, in accordo con la Regione Basilicata, di rilanciare l’immagine di un piccolo paese rendendolo ancor più caratteristico per le capacità creative dei suoi abitanti. Per questo la realizzazione è stata affidata a due giovani antropologhe, Angela Verrastro e Michela Forgione, da anni impegnate nello studio e nella ricerca sulle arti figurative e di strada con l’Associazione Antrocom Onlus Campania.
Un programma ricco di eventi: si comincia lunedì 1 agosto, ore 17, in Villa comunale a Rapone, con un incontro dibattito dal titolo "Rapone per un turismo culturale. Il recupero della memoria attraverso le fiabe e il Teatro di Figura" a cui parteciperanno, tra gli altri, il Sindaco di Rapone Felicetta Lorenzo, l’Assessore regionale alle Attività produttive Erminio Restaino, il direttore dell’Apt Basilicata Gianpiero Perri, docenti universitari e guarattellari. Alla fine del convegno tutti gli artisti di strada che partecipano al Festival delizieranno il pubblico con una performance collettiva e il gruppo musicale "Liscjh’ e buss" farà da sfondo al buffet di prodotti culinari tipici e all’esposizione dell’artigianato locale. Si danzeranno balli raponesi e si rappresenteranno le fiabe del territorio. La filo diffusione suonerà musiche allegre in ogni quartiere prima dell’arrivo del suo banditore e dei suoi musici che annunceranno gli spettacoli in programma.
Mattatore d’eccezione e guest star dell’evento sarà il maestro Bruno Leone, celebre guarattellaro napoletano e ultimo grande interprete di canovacci classici di Pulcinella che presenta al pubblico di oggi rielaborati con vera poesia e grande perizia.
La tecnica e il repertorio che utilizza viene dall'arte delle guarattelle napoletane, arte appresa da Nunzio Zampella ultimo grande maestro napoletano, perpetuando così una tradizione che risale ai girovaghi e saltimbanchi medioevali.
Amalia Ruocco si esibirà in danze aeree utilizzando tessuti e cerchi, LeggendARIA e TessuTango i titoli delle sue suggestive e seducenti performance.
Il clown fantasista Guido Burzio, in arte Kaos, presenterà Aghi di spugna, performance clownesca dove gli strumenti del circo raccontano storie e interagiscono con il pubblico: giocolerie con palline, cerchi e clave di fuoco, equilibrismi, musica con sax, percussioni e voci, micromagie sono i protagonisti.
La compagnia di teatranti "La baracca dei buffoni" porterà tra le strade di Rapone uno spettacolo poetico itinerante, accompagnato da mangiafuoco e fachiro dell'Associazione Vulturbabylandia. Tra le compagnie di guarattellari ritroviamo Maridiluna dell'attrice e performer Roberta Di Domenico De Caro e della spalla musicante Antonio Aiese e la compagnia di Selvaggia Filippini.
I luoghi che faranno da palcoscenico alle rappresentazioni sono stati riprogettati come aree verdi per l’occasione: Scazzamauriedd ospiterà Pulcinella nella sua dimora, la Villa Comunale; alla Neviera, tra le sette Masciare, ritroveremo a ballare il sabba la ‘morte a tre facce’; vicino alla piccola Cappella del Calvario accanto all’ululato del Lupo comunale sentiremo l’abbaiare del cane guarattella e agli Uscigli vedremo Teresina fuggire dalle grinfie di Manalongh.
Burattinaria Fest è un festival di teatro ma soprattutto una grande festa che vuole diventare un appuntamento fisso nell’agenda dei raponesi, degli artisti e, soprattutto, del pubblico appassionato.
Con questa prima edizione il festival farà da apripista a Rapone paese delle fiabe, progetto con cui il Comune di Rapone partecipa al P.I.O.T. Basilicata NaturaCultura con l’obiettivo di offrire un nuovo modo di guardare al territorio fatto di magie e suggestioni ispirate dai racconti popolari di antica tradizione e dal grande fascino dei luoghi.
La sinergia tra il teatro di figura e le fiabe orali raponesi viene riscoperta e lanciata a Rapone con un unico obiettivo: tramandare le storie orali recuperando due tradizioni che stanno sempre più scomparendo. Comune denominatore sono le storie: il teatro di figura possiede antichi canovacci, Rapone tante storie raccontate dai nonni davanti a un camino. Entrambe sono narrazioni con personaggi fantastici, con storie che fanno sorridere ma che incutono anche paure, racconti che hanno dei forti valori che si vogliono tramandare di generazione in generazione.
Gli abitanti del paese, inoltre, diventeranno attori protagonisti grazie all’iniziativa “Adotta un Artista”: alcune famiglie ospiteranno, infatti, gli artisti nelle proprie case facendogli conoscere la vita a Rapone, i monumenti, i vicoli del loro paese e delle storie che hanno abitato e che tuttora abitano il paese.
fonte: "Il Quotidiano della Basilicata", edizione cartacea del 23 Luglio 2011
venerdì 22 luglio 2011
I Privilegi dei nostri Parlamentari
Indennità parlamentare (Stipendio base):
5.486 euro netti al mese per i Deputati e 5.613 euro per i Senatori (che rappresenta, peraltro, l'unica forma di remunerazione prevista dalla nostra Costituzione).
Diaria (rimborso spese per il soggiorno a Roma):
3.503 euro mensili con penale di 206,58 euro per ogni assenza dalle votazioni (dove è considerato presente il Parlamentare che partecipa almeno al 30% delle votazioni effettuate nell'arco della giornata).
Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori:
3.690 euro mensili per i Deputati, mentre i Senatori hanno un "contributo di supporto" di 4.180 euro mensili (1.680 euro versati direttamente al Senatore e 2.500 versati al Gruppo Parlamentare di appartenenza).
Spese di trasporto e spese di viaggio:
Gratis + ulteriori 1.108/1.333 euro mensili per i Deputati e 1.650 euro per i Senatori (i Parlamentari usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferrioviaria e marittima ed aerea sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'Aeroporto più vicino e tra l'Aeroporto di Fiumicino a Montecitorio è previsto un rimoborso spese trimestrale pari a 3.320,70 euro, per il Parlamentare che deve percorrere fino a 100 km, e a 3.995,10 euro, per il Parlamentare che deve percorrere più di 100 km. Inoltre, i Parlamentari usufruiscono gratuitamente di una Tessera autobus e metropolitana).
Spese telefoniche:
I Parlamentari dispongono di una somma annua pari a 3.098,74 euro per le spese telefoniche.
Altri privilegi o benefit:
Rimborso spese fax, Tribuna d'onore negli stadi (Gratis), Tessera per il cinema (Gratis), Tessera per il teatro (Gratis), Rimborso francobolli per la corrispondenza (Gratis se spedita dal Parlamento), Corsi di lingua straniera (Gratis), Piscina e palestre (Gratis), Aereo di Stato (Gratis), Servizio di assistenza medica 24 ore su 24 (Gratis), Rimborso spese mediche e dentistiche (90% della spesa sostenuta), Assicurazione infortuni, morte e rischio volo e assistenza integrativa per tutti i familiari e conviventi (4,5% dell'indennità mensile), Auto blu con autista, più permesso di circolazione nelle Ztl di tutte le città (Gratis), Giornali quotidiani e settimanali (Gratis), Rimborso giornaliero per le missioni (200.000 euro in Italia, 250.000 euro all’Estero), Pasto completo presso il ristorante interno della Camera (25.000 euro all’anno), Taglio di capelli presso il parrucchiere interno della Camera (20.000 euro all’anno), Conti correnti, prestiti e mutui presso lo sportello bancario della Camera (A tassi super agevolati), Iscrizioni al circolo dell'Acqua Cetosa, lezioni di tennis e quant'altro (Gratis), Rimborso per l'acquisto di un'auto Fiat (12% del valore complessivo).Totale Stipendio netto mensile:
14.269 euro al Deputato e 15.000 euro al Senatore.
I contribuenti italiani pagano circa 240 Milioni di euro all'anno per stipendiare i 945 Parlamentari al lordo di imposte, contributi ecc. (agevolazioni sui trasporti escluse).
Non finisce qui.
Il Parlamentare ha diritto anche a:
Assegno di fine mandato (liquidazione):
Al termine del mandato parlamentare, il Parlamentare riceve un assegno che è pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
Assegno vitalizio (pensione):
Il Parlamentare, dopo 5 anni di mandato effettivo, riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti.
L’importo dell’assegno varia da un minimo del 20 % a un massimo del 60% dell’indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare (tradotto in soldoni, la pensione di un Parlamentare va da un minimo di 2.304 euro ad un massimo di 6.912 euro al mese).
Al montepremi mancano anche i generosi stipendi per gli assistenti dei Parlamentari, i cosiddetti “portaborse”, che spesso sono parenti o conoscenti.
Riassumendo: ai circa 240 milioni annui precedenti vanno aggiunti i vitalizi dei parlamentari pensionati, le maggiorazioni per le alte cariche, gli stipendi dei portaborse, le costosissime auto blu e varie ed eventuali.
Nuario Fortunato
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